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Oggi Abbuffa vi propone la ricetta per una variante sfiziosa dell’insalata originale: la caprese di burrata di bufala in bicchiere! L’ideale piatto fresco per una cena estiva con amici! Quest’alternativa non usa propriamente la mozzarella, ma la sua parente burrata di bufala campana. Non vi preoccupate però: rimane comunque una ricetta abbastanza light e con calorie contenute!
Per darle un tocco di originalità e per renderla più graziosa abbiamo pensato ad una presentazione della caprese in bicchierini trasparenti: i vostri ospiti rimarranno a bocca aperta!
Qui troverete tutto il procedimento per creare questa semplicissima e velocissima rivisitazione della caprese di bufala, oltre a una brevissima storia dell’origine del famoso antipasto campano. Per dare quel tocco di gusto irresistibile in più alla ricetta, vi consigliamo inoltre i nostri prodotti freschi di bufala campana Abbuffa: freschissimi, spediti in pochi giorni direttamente a casa vostra, al naturale o dopo cottura mantengono tutta la delicatezza e la dolce fragranza del latte di bufala campana.
Indice degli argomenti
Ingredienti per la caprese di burrata di bufala in bicchiere
Le dosi indicate sono sufficienti per porzioni per 4 persone, mentre per la preparazione occorrono 20 minuti totali. La ricetta è facilissima e si adatta bene anche ai principianti o a chi preferisce una cucina molto veloce.
- 400 gr pomodorini ciliegini
- 350 gr burrata di bufala campana
- 150 gr taralli all’olio d’oliva
- 1 mazzetto basilico
- 4 cucchiai olio di oliva extravergine
- q.b. origano secco
- q.b. sale
- q.b. pepe
Come preparare la caprese di burrata di bufala
Ecco la ricetta da seguire passo passo:
- Tagliate la burrata di bufala a pezzettoni e fatela sgocciolare per 10 minuti in uno scolapasta o in un colino. Lavate e asciugate i pomodorini ciliegia (la ricetta originale campana prevede l’uso dei pomodori cuore di bue, ma noi abbiamo preferito la nota dolce e acidula insieme della varietà ciliegino), tagliatene a metà una decina e fate tutti i restanti in quattro spicchi. Avvolgete ora i taralli tradizionali in un foglio di carta da forno e frantumateli grossolanamente con il batticarne.
- Riponete in un barattolo un pizzico di origano secco, qualche foglia di basilico fresco finemente tritata, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Adesso chiudete con il coperchio e agitate quasi “shakerando”.
- Adesso componiamo il tutto quasi come se fosse una cheesecake salata: prendete quattro bicchieri e alternate strati di pomodorini a spicchi, burrata a pezzi e taralli sbriciolati. Aggiungete infine i ciliegini tagliati a metà , irrorate la caprese in bicchiere con l’emulsione aromatica di olio, origano e basilico e servitela con una piccola decorazione di foglie di basilico. Buon appetito: potete gustare la vostra caprese di burrata di bufala in bicchiere!
Idee per abbinamenti e altre varianti
Questo piatto semplicissimo, che può essere servito da solo come antipasto, primo o secondo vegetariano, può essere arricchito come preferite, con l’aggiunta di altri ingredienti a vostra scelta come origano, tonno, pasta od olive. Suggeriamo ad esempio di accostare alla caprese di burrata del prosciutto crudo di Parma o San Daniele, che si sposa perfettamente con il gusto dolce e fragrante del nostro formaggio morbido.
Sconsigliamo invece con la burrata l’abbinamento con le acciughe, tradizionalmente usate per arricchire l’antipasto napoletano: troppo salate, possono coprire la delicatezza del formaggio di latte di bufala e dell’insalata, che gioca sul contrasto tra l’acidulo del pomodoro ed il sapido ma dolce gusto rotondo della mozzarella.
Potete sostituire i taralli pugliesi tradizionali con la loro variante piccante o ai semi di finocchio oppure utilizzare crostini di pane abbrustolito accuratamente spezzettati. Questa opzione richiede attenzione: il pane a fette va solo leggermente scaldato in padella con un filo d’olio, giusto per dare la tostatura che conferisce croccantezza. L’amaro del bruciato rischia infatti di sovrastare completamente la dolcezza della burrata.
Per una cena davvero superlativa vi consigliamo inoltre di non trascurare un buon vino d’accompagnamento: leggi la nostra guida per l’abbinamento del vino ai formaggi di bufala e non potrai sbagliare.
La storia dell’insalata caprese: il suo legame con la mozzarella di bufala
Il piatto, come si può facilmente intuire, ha origine nella magnifica isola di Capri, suggestiva località del golfo di Napoli ricca di paesaggi mozzafiato e bellezze artistiche come l’elegante villa Malaparte, la meravigliosa Grotta Azzurra, i maestosi Faraglioni e l’incantevole piazzetta. Ricostruire l’origine dell’insalata regionale più famosa d’Italia non è affatto semplice, dato il numero di fonti e annedoti anche contrastanti, ma pare sia stata composta per la prima volta durante il secondo dopoguerra.
Altre fonti ne collocano la nascita negli anni ’20 del Novecento, a ridosso della Prima Guerra Mondiale, come omaggio alla corrente artistica del futurismo. Secondo queste testimonianze sarebbe nata presso l’Hotel Quisisana, che lo avrebbe inserito nel proprio menù in onore delle idee di Filippo Tommaso Marinetti, per “abbattere” la tradizione italiana dei primi a base di pasta. Un’altra leggenda più romantica ne attribuisce l’origine al pranzo di un povero muratore.
Anche se fosse nato come piatto di origine povera, come la mozzarella in carrozza, è entrato rapidamente nel menù tipico e nella memoria storica del posto: si racconta che la caprese con mozzarella di bufala venne infatti offerta come spuntino veloce ma gustoso anche al re Farouk d’Egitto durante il suo soggiorno a Capri nel 1951. Inutile dirlo, ne rimase semplicemente estasiato!
La ricetta originale e la nostra rivisitazione
Abbiamo scelto un formaggio fresco che sembra poco attinente con la tradizione campana, ma vi spiegheremo brevemente perché questa “caprese un po’ pugliese”, richiamata anche attraverso la base di taralli spezzettati, riprende solo il meglio della cucina regionale.
La versione originale prevede infatti pochi ma ben precisi ingredienti e non ammette deroghe. I pomodori da utilizzare sono quelli del tipo “cuore di bue”, dall’inconfondibile forma irregolare che ricorda una piccola zucca. Perché proprio questa varietà? Perché la polpa di questo pomodoro è quasi priva di semi ed è molto saporita, aromatica e con un sentore di piccante, perfetta per esaltare la nota suadente del latte. Adatta a palati più o meno raffinati, anche l’altra importantissima componente: la mozzarella di bufala. Che sia la squisita zizzona di Mondragone oppure la treccia di bufala o i bocconcini di mozzarella di bufala, l’eccellenza campana sembra inderogabile.
A differenza di questa mozzarella, il formaggio da noi scelto per la caprese in bicchiere non può vantare una storia millenaria: la burrata è in origine un formaggio pugliese che nasce nei primi anni del 1900, tradizionalmente in una masseria di Andria, vicino Bari. Come la stessa caprese si tratta probabilmente di un alimento povero e di recupero: pare che sia nato per la necessità di salvare ritagli e scarti di produzione delle mozzarelle, che vengono dunque mescolati con la panna e poi rinchiusi in una sacca di pasta filata leggermente salata.
La burrata si sposa tuttavia perfettamente con la tradizione dell’insalata caprese perché, nel caso di quella di Abbuffa, si tratta di un prodotto che fa confluire in sé solo il meglio del freschissimo latte di bufala campana in una forma inedita e familiare insieme. Come la migliore insalata originale, anche la caprese di burrata di bufala con ciliegini ha un animo versatile che racchiude tutto il sapore dell’estate preservando il gusto più delicato e complesso della migliore bufala campana.
Per altre mille varianti, puoi provare a sostituire o alternare la mozzarella di bufala ad altri formaggi prodotti con questo latte. Puoi sceglierli e acquistarli online dallo store di Abbuffa: tuoi in pochi giorni, direttamente a casa tua.