La figliata di bufala: come gustare e conservare la mozzarella “mamma”

5′ di lettura

Non c’è nulla di più gustoso e piacevole al palato del gusto suadente della famosa figliata di bufala. Come avevamo scritto in precedenza, si tratta di una forma di mozzarella particolare: aprire questa “mozzarella mamma” , anche chiamata cucciolata di bufala, rappresenta un vero e proprio rituale.
Si presenta come una sfoglia tondeggiante di mozzarella di bufala che, come un grembo materno, accoglie al suo interno ciliegine o bocconcini misti a panna, con un peso complessivo che va dai 500 g ai 5 kg.  Una gradevole sorpresa per i commensali, che non avvertiti, possono assistere con il taglio alla nascita di queste squisite mozzarelline.  Una cascata di sapore inimitabile che l’e-commerce di mozzarella di bufala online Abbuffa spedisce in tutta Italia in un massimo di 48 ore insieme a tutti i suoi prodotti di latte di bufala e che ha incluso in tutte le sue box speciali, come l’Insaziabile.
Di fronte ad un gusto così speciale, si possono commettere errori di valutazione: conservarla o abbinarla in modo non corretto può alterarne il sapore. Qui troverete qualche suggerimento per ottenere la migliore esperienza gastronomica possibile.

Questo particolare formaggio fresco a pasta filata contiene solo ingredienti naturali: latte bufalino fresco, siero innesto naturale, sale, caglio e panna. Una figliata fresca è subito riconoscibile: all’esterno si presenta con un colore bianco porcellanato, una crosta sottilissima di circa un millimetro, una superficie liscia, mai viscida o scagliata. Il suo aspetto interno è invece dato dalla sovrapposizione di foglie sottili ed è priva di difetti quali occhiature, senza conservanti, inibenti e coloranti.  Il suo profumo al taglio ha sentori di latte e fermenti lattici.
Come per la zizzona affumicata e per la treccia, un importante indizio della freschezza della mozzarella di bufala è l’elasticità della sua pasta, fondamentale nelle prime 8-10 ore dalla produzione per quanto riguarda la figliata.

Come conservare la Figliata di Bufala campana

Per preservarne il sapore caratteristico e delicato, andrebbe consumata al massimo entro una settimana dalla produzione, ma il periodo ottimale di conservazione si aggira tra i tre e i quattro giorni, dopo i quali si osserva una diminuzione della consistenza con sfaldamento superficiale e perdita di lucentezza. Dopo questo periodo, la figliata può assumere un colore giallo paglierino e diventare più sapida al palato, oltre ad appiattirsi leggermente a causa della minore consistenza.
Conservare la mozzarella di bufala è diverso dal conservare la figliata. A differenza della zizzona di bufala o di altri varianti di questo formaggio, che andrebbero lasciate immerse nel loro liquido di governo, a temperatura ambiente sarebbe meglio conservare la figliata a temperatura di +4°C.

bocconcini di mozzarella di bufala su fetta di pomodoro con foglia di basilico

Come consumare la Figliata di Bufala

La figliata andrebbe consumata ad una temperatura compresa tra 10°C e 15°C, quindi andrebbe servita tenendola fuori dal frigo per circa 30 minuti prima di mangiarla. Si tratta di un formaggio piuttosto calorico (parliamo di 300 kcal per 100 g), quindi poco indicato in preparazioni elaborate o diete. Inoltre, andrebbe consumata al naturale, si accompagna bene a verdure ed è un succulento sfizio sulla pizza.
Per gustare questo e altri freschissimi fromaggi di bufala, non dimenticarti di visitare lo store di Abbuffa, l’unica realtà che vende bufala online a domicilio.

Post Correlati

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: