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I luoghi comuni sulla mozzarella sono molteplici, spesso e volentieri diventano talmente fuorvianti che risulta difficile capire quale sia la verità. Ciò che è certo è che la mozzarella si definisce come formaggio fresco, a pasta filata e molle. In quanto latticino, è considerata un derivato non stagionato del latte e, proprio per questo, conserva al suo interno buone quantità di lattosio.
Inoltre, esistono varie tipologie di mozzarella. In particolare, i tipi più conosciuti sono la mozzarella di bufala (quella campana è l’unica che possiede anche il marchio di origine in deposito), la mozzarella fior di latte, quella mista e quella affumicata.
Tuttavia, pochi forse sanno che tra i vari tipi di mozzarella quella di bufala è la più salutare in assoluto.
Ricordiamo infatti la quantità ridotta di calorie della mozzarella di bufala e del colestererolo contenuto in essa. Non a caso si può mangiare la mozzarella in gravidanza e anche con il diabete!
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La Mozzarella di Bufala fa bene alla salute
Rispetto alle altre mozzarelle, quella di bufala non presenta eccessive quantità di sale. Inoltre, spesso può contenere un quantitativo di lattosio addirittura inferiore rispetto a quello dei classici prodotti “ad alta digeribilità”: si tratta di circa lo 0,3%.
Ma, la cosa davvero curiosa, riguarda le proprietà antiossidanti del formaggio campano. Infatti, come afferma la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, durante la digestione si sviluppano dei peptidi che contrastano i radicali liberi e rigenerano la mucosa dell’intestino. Ed è per questo che il livello di digeribilità della mozzarella dipende dal processo produttivo, oltre che dalla qualità del latte utilizzato. Quest’ultimo deve necessariamente essere di alta qualità, con ottimo contenuto di proteine e grassi e deve essere lavorato con fermenti lattici vivi.
Un ulteriore elemento molto importante della mozzarella di bufala ha a che fare con le proteine. Infatti, la bufala campana possiede proteine ad alto valore biologico, pari a 16,5 g per 100 g di prodotto, mentre l’apporto di grassi è di circa 20 g.
Calcio e fosforo non mancano all’appello e, insieme ad essi, anche le vitamine idrosolubili B1, B2, B6 e niacina, oltre a quelle liposolubili come la vitamina E. Infine, il quantitativo di sodio è molto basso rispetto, ad esempio, alla mozzarella vaccina o ad altre tipologie di formaggio.
Dieta con la Bufala
Se non condita con olio, la mozzarella di bufala rappresenta uno dei pochi formaggi da utilizzare nella dieta ipocalorica ed in quella iposodica (ovvero contro l’ipertensione). Inoltre, con moderazione, può essere consumata all’interno di un’alimentazione contro l’ipercolesterolemia.
All’interno di queste diete, il segreto è sempre quello di accompagnare la mozzarella con le verdure di stagione. Dunque, la bufala ben si presta a pasti a base di pomodori, melanzane e zucchine, come nella famosa insalata caprese. Come, infatti, sostiene la dottoressa Pastore, il potassio che si trova all’interno degli ortaggi funge da ostacolo contro il sodio presente nella mozzarella.