Produzione della mozzarella di bufala e covid-19

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É ufficiale, ormai: ristoranti, bar e negozi riapriranno alla clientela il 18 Maggio 2020. Entro quella data le Regioni riceveranno i protocolli di sicurezza e le linee guida che il comitato tecnico scientifico del Governo e le riaperture si svolgeranno in base ai dati sul monitoraggio dell’epidemia.

Un’ottima notizia per il mondo della mozzarella di bufala. Appassionati del latticino, cuochi e lavoratori del settore si sono infatti spesso chiesti in questi mesi cosa sarebbe successo alla produzione di mozzarella di bufala dopo l’emergenza dovuta al Covid-19.

Al momento la filiera non si è mai interrotta, conferma il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, dato che i lavoratori dei caseifici e gli imprenditori del settore caseario hanno continuato a lavorare seguendo le nuove norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Tuttavia, il blocco degli aerei, la chiusura dei ristoranti, delle pizzerie e la scomparsa del turismo hanno messo in profonda crisi questo importantissimo settore. La mozzarella e tutti gli altri prodotti del latte di bufala sono infatti in genere alimenti freschi e deperibili. Andrebbero dunque spediti e consumati entro pochi giorni dalla produzione per mantenerne tutta la leggendaria bontà, nonostante sia possibile conservare mozzarella e stracciatella di bufala in modo ottimale nel loro liquido di governo per un periodo che va fino ai cinque giorni. Per questo motivo lo store per la vendita di mozzarelle online Abbuffa spedisce in tutta Italia in un massimo di 48 ore i suoi prodotti di latte di bufala.

In questo articolo descriveremo la situazione e l’insieme di soluzioni che sono state adottate per preservare questo patrimonio gastronomico ed artigianale del Meridione italiano. Un popolo di creativi e determinati sognatori: ecco chi sono gli italiani.

Pochi prodotti impattano sull’economia e la vita di un’intera Regione quanto la mozzarella di bufala, il cui comparto produttivo in Campania incide per l’1,4% sul PIL totale delle province di Caserta e Salerno. L’eccellenza gastronomica è addirittura riconosciuta con l’IGP, l’indicazione geografica protetta, un marchio di origine che viene attribuito dall’Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari  che si riconoscono e vanno tutelati dalle contraffazioni per  una determinata qualità, reputazione o caratteristica dipendente dalla loro origine geografica e dall’area in cui è circoscritta la loro produzione.

Secondo stime del 2018, quello dei formaggi di bufala campana rappresentava dunque un un mercato del valore complessivo stimato di 16,2 miliardi di euro con una produzione certificata DOP e IGP in crescita del +6,0% rispetto al 2017. Non solo: come conferma il Rapporto Ismea-Qualivita del 2018, la mozzarella di bufala campana DOP si è confermata il terzo formaggio italiano e quarto prodotto DOP in Italia per valore in assoluto. Si tratta di un traguardo molto importante, data l’autorevolezza della Fondazione Qualivita, la quale emette ogni anno un report sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP, STG, prendendo in analisi i principali fenomeni socio-economici del comparto della qualità alimentare certificata

 

Pascolo di mandria di Bufale campane produttrici di latte

La crisi e l’importanza della vendita online per la mozzarella di bufala

Nonostante la responsabilità dei lavoratori del settore e dei numerosi caseifici campani nel rispettare le norme igieniche e di sicurezza, l’intera filiera ha subito tuttavia un crollo del 60% nei primi 15 giorni di Covid19. A incidere nel tragico bilancio, come anticipato, è stata soprattutto la strozzatura del canale HORECA, acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café. Nel 2019, questo segmento di mercato ha rappresentato da solo quasi il 23% delle vendite di mozzarella di bufala DOP, con una crescita del +2,1% rispetto al 2018.
Di fronte alla chiusura di questo indotto pazzesco, l’incredibile creatività italiana è riuscita a trovare diverse soluzioni. Tra queste i cosiddetti “caciobond” di un noto imprenditore della Piana del Sele, che si è proposto di trasformare “il latte in eccedenza in un’eccellenza”. Ha dunque utilizzato il pregiato latte di bufala campana per creare squisite forme di caciocavallo di bufala di varia pezzatura(da 1 a 11 chili) che, acquistate ora, verranno inviate a Pasqua 2022, in un curioso esperimento di “mutualizzazione del debito”.
Per sostenere i produttori locali oggi e gustare subito tutta la bontà e la genuinità del sole e del verde di un territorio però lo strumento più valido rimane il delivery, inteso non solo come consegna a domicilio, ma anche come vendita di mozzarelle di bufala online. E-commerce alimentari di mozzarella di bufala online fidati e garantiti come Abbuffa possono spedire a casa vostra in 24 ore prodotti di latte di bufala freschissimi in tutta Italia.

La mozzarella di bufala e la consegna a domicilio

Non solo caseifici ed e-commerce: anche i ristoranti in questi due mesi si sono attrezzati con le consegne a domicilio. Secondo l’indagine del Centro Studi della Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, il 40% dei ristoratori ha riferito una crescita della domanda di food delivery. Parliamo delle famigerate consegne a domicilio, che insieme alla vendita di mozzarelle online, hanno rivoluzionato il settore della bufala.  Anche se solo il 5,4% delle imprese della ristorazione tradizionale era già attrezzato, un ulteriore 10,4% si è subito attivato. Il piatto più consumato? La pizza conquista il 68% delle preferenze.

Il recente incontro in videoconferenza fra Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, Roberto Speranza, Ministro della Salute e i rappresentanti delle Regioni introduce di nuovo anche l’opzione del consumo nei locali. Ognuna delle attività interessate (ristoranti, bar, negozi e stabilimenti balneari) dovrà seguire specifici protocolli di sicurezza e linee guida nazionali,  ma potrà rifarsi anche alle indicazioni provenienti dalle Regioni, che gestiranno autonomamente le operazioni. Il Governo potrà tuttavia intervenire bloccando tutto a seconda dell’andamento dei contagi rispetto ai criteri valutativi previsti.

vista di Napoli e del Vesuvio

L’aiuto del Ministero delle Politiche Agricole

A sostegno dell’importante settore anche il Ministero delle Politiche Agricole: è stato infatti anche approvato in Conferenza Stato Regioni e Province autonome un decreto attuativo della Legge di bilancio 2020, che istituisce e dispone il riparto del Fondo per la competitività delle filiere agroalimentari.
Il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP,  Domenico Raimondo, ha profondamente apprezzato l’iniziativa dichiarando: “Il decreto firmato dalla ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova è un importante segnale di attenzione verso la crisi che sta vivendo la filiera bufalina, causata dall’emergenza Coronavirus”.

“Ringraziamo la ministra e gli uffici del ministero per la sensibilità dimostrata – continua Raimondo – e per un provvedimento che attraverso lo stanziamento di 2 milioni di euro per il comparto rappresenta un primo passo indispensabile in particolare a favore della zootecnia. Ora attendiamo con fiducia le misure di sostegno alla filiera della mozzarella di bufala campana Dop a cui sta lavorando il presidente della giunta regionale della Campania  Vincenzo De Luca. Con il sostegno delle istituzioni speriamo di uscire al più presto da questa fase di grande affanno”

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